Milano capitale del cinema internazionale. Questo lo scopo della rassegna cinematografica in programma dal 12 al 21 settembre. 10 giorni, 8 location, 5 schermi, 3500 posti a sedere, 2 Concorsi Internazionali, 14 rassegne parallele, ospiti, incontri, concerti ed eventi speciali. La tredicesima edizione del Milano Film Festival si svolgerà fra il Teatro Strehler e il suo Sagrato, il Teatro Studio, piazza del Cannone all’interno di Parco Sempione, il prestigioso Teatro Dal Verme (novità di quest’anno, che aggiunge alle sedi del festival oltre 1200 posti a sedere), l’Acquario Civico e altri luoghi del capoluogo lombardo.
I due Concorsi Internazionali sono dedicati ai lungometraggi e cortometraggi di ogni genere, lingua, durata, provenienza e formato. Iscritte ai due Concorsi Internazionali 3238 opere da 115 paesi diversi, fra cui Afghanistan, Australia, Azerbaijan, Bahamas, Bolivia, Eritrea, Fiji, Hong Kong, Iraq, Mozambico, Syria, Uganda, Sud Africa e Zimbabwe.
Numerose anche le sezioni non competitive, fra le quali spiccano The imaginarium of Dr. Gilliam, dedicata - ovviamente - al regista Terry Gilliam (con un incontro sabato 13 alle 19); Colpe di stato, rassegna di documentari che testimoniano crimini e ingiustizie spesso compiuti in nome della libertà, della sicurezza e della religione; e ancora Focus Animazione, attraverso workshop con esperti del settore, maratone notturne di cortometraggi, incontri e seminari con professionisti e con le maggiori scuole europee, il Milano Film Festival presenta un quadro completo della più recente produzione nel campo dell’animazione, dell’avanzamento delle tecniche utilizzate e dei possibili sviluppi futuri di un’arte in continua evoluzione.
Venerdì 13 la festa di inaugurazione sul sagrato.
INCONTRO CON TERRY GILLIAM (13 settembre, ore 19)
Genio visionario e dell'assurdo, Gilliam è stato tra i fondatori del gruppo teatrale Monty Python, gli ideatori del Flying Circus, la serie televisiva che in Inghilterra si studia a scuola (e da noi non è neanche stata trasmessa sul satellite), ma anche di capolavori del cinema comico come “Il senso della vita” e “Brian di Nazareth”. Da solo ha realizzato “Brasil”, rilettura di “1984″ di George Orwell; e ancora “La leggenda del Re Pescatore”, “L’esercito delle 12 scimmie” con un sorprendente Bruce Willis; lo psichedelico “Paura e delirio a Las Vegas” e l’ultimo, poco considerato, “Tideland”.
I ragazzi del Milano Film Festival lo omaggiano a dovere con una retrospettiva a lui dedicata intitolata “The imaginarium of Dottor Gilliam”, “un’immersione senza ossigeno nelle visioni cinematografiche e non solo di Terry Gilliam”. Viene anche proiettato “Lost In Mancha (Fiabe mancate e altre avventure)”: documentari, show televisivi, frammenti di Gilliam al lavoro, sul set, a casa, davanti allo schermo. Rarità, inediti e perle preziose che non non verranno mai trasmesse in televisione.
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